Session man, autore, grande conoscitore dello smooth jazz, del pop-rock e del soul, insomma,
musicista a 360°:James Thompson è un personaggio come pochi, generoso
ed ancora innamorato del suo mestiere dopo oltre trentacinque anni di presenza sulla scena musicale.
Mentre continuano le sue numerose performances dal vivo (è da molto tempo al fianco di Zucchero Fornaciari e Paolo Conte), James trova anche il tempo di consegnare alle stampe Different Faces, disco a suo nome autogestito e autoprodotto.
Siamo di fronte ad un viaggio affascinante e multietnico attraverso le molte possibilità del suono, useremmo il termine fusion se non risultasse abusato e stantio
Tracce come “Last minute flight” oppure “Sweet Li'l Love” o ancora “The Lab” - per non citarne che alcune scelte arbitrariamente da chi scrive – lasciano intravvedere palesemente un talento in
divenire, un circuito armonico potente che preme per esplodere, e tutto questo non può che coinvolgerci, renderci euforici, in un panorama generale ingessato da Internet...
A partire dalla copertina (dove Thompson appare come un sardonico Baron Samedi, personaggio mitico del folklore brasiliano) fino al continuo florilegio delle note, siamo di fronte ad un'opera di convinta dedizione musicale, ad un momento di comunicazione totale.
James Thompson ha cominciato a pensare questo disco dopo anni di intenso e a volte frenetico lavoro come turnista e strumentista. Il progetto nasce a livello di realizzazione nel 2007, quando James Thompson inizia a lavorare in sala d'incisione con il fonico Eugenio Bonetti. Per questa realizzazione discografica, Thompson assume il ruolo di polistrumentista, oltre ad occuparsi di tutte le parti vocali su tutte le composizioni, gli arrangiamenti e la produzione di Different Faces.
Il titolo allude chiaramente ai diversi stili musicali presenti, dei volti che si susseguono a livello sonoro, delle facce ognuna diversa dall'altra, tutte offerte in un solo lavoro musicale da James e dai suoi amici e collaboratori.
Nel corso dei propri concerti, James Thompson si distingue per la coinvolgente energia e per la capacità di interagire tra loro dei suoi componenti, cui fornisce puntuale controcanto il calore
sincero del pubblico.
James Thompson sul palcoscenico non si risparmia e le sue innate doti di entertainer e showman costituiscono un valore aggiunto alle sue ben note capacità musicali. Ecco quindi in scena ironia, humor, tanto groove... Quanto mai assortita e varia la scaletta dei concerti, che dimostrano la duttilità del gruppo, capace di attraversare stili e generi musicali: dal pop-rock al soul, fino allo smooth jazz
Official Site: James Thompson